ATTO 101
E mentre le nostre mani si intrecciavano danzando nella penombra io ti raccontavo che se guardavo indietro vedevo tante scatole in fila, una nell’altra e in ognuna ce n’era nascosta un’altra che mi avrebbe fatto aprire quella successiva. E poi tu hai detto che no, non era veramente così coerente e lineare, era l’ultima scatola il magnete, la più grande di tutte, quella che stava in fondo, ad aver posizionato e inglobato quelle che c’erano prima in modo che tutte confluissero verso di lei, la più grande, in modo da poterle contenere tutte.
E niente, anche questa volta, avevi ragione tu.