ATTO 14

L’universo fisico fa in modo di darci ciò che chiediamo, tramando e cospirando per far accadere ciò che ci serve ( il che, non è sempre la stessa cosa che chiedere).
Se lo chiediamo pure (con una giusta formulazione che deve rispondere a precise caratteristiche) ci fa godere il privilegio di gustarci quella paralizzante euforia di vedere la risposta, in qualche strano modo, realizzata.
La condizione che sto vivendo ora è il vivere in una coppia. (In questa enorme isola galleggiante io sono appena approdata e sono la scimmia primordiale che grugnisce riparandosi nelle caverne) .
Così, poichè la mia intenzione è nobile e lo stato dell’arte necessario, i fili invisibili si sono mossi e per tutta una sequenza poco importante ma imprescindibile, ho fatto due giorni di studio attraversando luoghi visibili e invisibili dell’amore e dello stare in coppia. La formazione è sempre un viaggio seducente perchè ti fa intra-vedere nuove direzioni dove la meta viene preannunciata parecchio piacevole. Ti invita a desiderare meglio ciò che potresti volendo, diventare.
Ecco,questo fa l’universo, ti risponde, ti riempie la valigia di strumenti molto raffinati (per le tue mani di scimmia dal pollice fresco) e poi se ne va. C’è qualcosa di beffardo in questo regalarti stupendi doni molto prima che tu abbia imparato ad usarli.
Ancora una volta, avrei voluto strappare la sequenza ordinata dei movimenti della bacchetta e invece sono io a dovermi muovere e la bacchetta sono io.
L’apparente immobilità del mio compagno evidentemente è un altro ingrediente della cospirazione. Hai voluto pedalare? Eccoti una bicicletta.
Vorrei che l’universo forse informato sul fatto che io sto malissimo.