ATTO  129

Ai miei 502 giorni.

Sono scesa verso il tramonto a camminare un pò, nel parco. Ero con me. Sentivo l’aria fredda sul viso. Ho contato i giorni, dal 12 ottobre a dicembre, piu gennaio e febbraio. Sono qui. Nuova, cuore strappato e curato. La mia guerra, il mio fronte, la mia terra di nessuno. Siamo tornate a casa. Piu belle che mai. Foto sfuocate di chi se ne sta andando. Linfa viva chi resta. Mio figlio bello,  ti aspetta il significato, quello basta.  Sarai felice lo so, questa rabbia passerà, tu non lo sai ma io si. La vita è bellissima. L’unica cosa che posso darti ora è una madre felice. Il resto non conta più.

Il parco è vuoto. Conosco ogni angolo, le nervature degli alberi, vedo le foglie gialle di una mattina d’oro. Le foto che avevo nel telefono di quei rami neri contro la luce. Questa malattia mi ha fatto entrare nel tempo della terra, nella sua ardente pazienza.