ATTO  123

E benvenuto il giallo. E benvenuto il verde che resiste al giallo. Alla pioggia , benvenuta. A me e quel pezzo di me che si tiene, a noi che ci teniamo , benvenute. Alla pazienza che resiste alle troppe parole. E benvenuto autunno, ti tengo qui e ti lascio entrare, c’è tanto posto ora.  Al buio che affianca le sere, arriva,  e i caloriferi si accendono. Appoggiare il fare sul tavolo, guardare fuori, respirare le luci dal balcone. Benvenute lucine.  Tenersi e tenersi ancora, raccogliersi le ossa, impastare la pancia alla morbidezza della mano, contemplarsi nella larga imperfezione.  Alle opinioni e ai giudizi liquefatti, benvenuti. Onde del mare sulla fronte disarmata. Trovarsi un custode . Custodi? Ci siete? Eccovi, evviva.  Allora custoditemi in questo autunno. Il terreno ondeggia mentre cresce.  Disarmarsi e , benvenuti.