ATTO 36

Allora facciamo così. Immagina che tuo figlio torna a casa dalle vacanze di natale e piange disperato perchè vuole andare in Spagna a vivere con suo papà. Immagina che ogni giorno ti chiede Hai deciso mamma? Immagina di parlare venti volte con i suoi professori, immagina che si convinca ad andare dalla psicologa dello Sportello. Immagina che sono dodici anni che immagini. Immagina che sei tanto stanca di questa storia. Immagina di vederlo così lucido grande e deciso mentre ti dice che che la psicologa gli ha detto che è un ragazzo con le idee molto chiare. Immagina di vederlo triste mentre guarda fuori dalla finestra per delle ore e ti dice che per colpa tua, la sua vita è orribile. Immagina che ti dici basta mi arrendo. Immagina che ti dici adesso la devo smettere di torturarmi pensando che stava facendo una scuola così bella. Immagina che forse non tornerà mai più e che ti devi dire va bè, doveva andare così. Immagina che però ti dici io mi fido sempre di questa cosa, si chiama vita. Immagina di ricordare quanto pulsa in te quel mistero. Immagina che racconti tutto alle persone che ami, e piangi ogni volta. Immagina di vedere davanti quarantadue anni in un secondo, che si ripete sessanta volte prima di formare un minuto. Immagina sessanta volte un minuto per ventiquattro ore. Immagina di vedere tutto crollare, eppure di sentirti leggera in modo stupefacente. Immagina che ti dici ma dopotutto è una figata di opportunità. Immagina che ti dici è l’inverno più lungo di tutta la mia vita. Immagina di non sentirti più le gambe, stare sospesa in una vertigine e non riuscire a camminare più. Immagina che siccome tutto si rompe bene, allora collaborerai nel rompere bene tutto. Immagina di poter immaginare che rompere e creare sono le due facce di una stessa cosa. Immagina le tue amiche che ti dicono Claudia io lo sento nella pancia che questa sarà una cosa miracolosa per te. Immagina di credere a tutto. Immagina di sapere il perchè tutto questo sta accadendo. Immagina di dirti ok, adesso sono pronta. Immagina di sapere che sai quanto sei diventata forte. Immagina quante cose fantastiche potrai fare. Immagina di avere davanti un futuro senza nessuna forma immaginabile. Immagina di essere la madre delle vacanze e dei viaggi non solo dei compiti da fare e i vestiti da mettere a posto. Immagina di non avere più paura anche se hai una agghiacciante paura. Immagina di esserti ricordata da ragazzina quanto avevi desiderato un figlio che parlasse una lingua diversa dalla tua. Immagina di raccontare tutto ridendo a quel tuo lontanissimo amore argentino da cui tutto è partito. Immagina che ti vedi davanti tutti i pezzi e ripeti a te stessa che tutto è stato così perfetto da poterci scrivere un libro. Immagina che avevi bisogno di tutte queste cose anche se mai le avresti scelte proprio così. Immagina che una mattina gli dici Ho deciso, andrai col papà. Immagina che ti guardi fisso con gli occhi più lunghi e allagati che gli avevi visto mai. Immagina che ti dica Grazie mamma. Immagina un abbraccio lunghissimo. Immagina che nessuno dei due riesca a parlare per molto tempo. Immagina che nelle due ore successive lui vada a guardare chissà perchè, il suo primo film di quando era un bambino. Immagina che tu gli dici Adesso però parti per l’uscita scout di due giorni, lo zaino è pronto sulla porta, abbiamo bisogno di staccare un po’ e lasciare tutto a decantare.
Hai immaginato tutto? Proprio tutto così? Bravo.
Adesso straccia questo foglio. Portami a lanciarlo nel cielo.