ATTO 30
Il muro è la sottile linea rossa, la decisione che ci separa da una vita totalmente differente. Così ho letto il post mentre correvo dietro al 27 schiacciando il telefono per non farlo cadere dalle mani: you ‘re always one decision away from a totally different life. Eccotele lì, sempre le parole a farmi capire dove sono se ci sono a suon di schiaffi. Ci sono gli incontri, gli eventi, i contatti del corpo,e poi ci sono le parole che ti vengono a buscare. Sanno che con me trovano la pasta buona. Va beh si certo, solo una decisione. Così kafkiana e così bitorzoluta presa quando non sapevo di pensare ma pensavo, anzi più che altro, assorbivo. Ecco un dannatissimo assorbente è diventato il muro, e io salto tra i due regni come un rospo che non sa da che parte stare e poi se salta si sfronda in una pioggia di foglie talmente verdi sfrigolanti da macerare all’istante il soffitto a parete del denso cervello che mi porto in testa.