ATTO 3

Di nuovo il primo piano della casa, le ore piene, le facce che incrocio sui marciapiedi, la tazza rossa per la colazione, la borsa nera di mezza stagione in cui infilo fogli da sistemare.

L’estate con le sue pulsazioni ha soffiato l’Altrove in tutti i miei spazi dilatabili ma è già ricordo, ora sono di nuovo tra i movimenti obbligati, passo goffo pieno di buone intenzioni quotidiane, e occhi che guardano all’insù.

Mi accorgo che avere questo spazio mi permette di dare il fiato alle tempie e stimolare le dita, come farle stringere al velluto. Scrivo perché questo è il mio DE-SIDERARE, il mio più alto seducente desiderio, è il mio fissare attentamente le stelle e sentire quell’aria notturna ancora, sempre fascinosa.