ATTO 2


Credo in questi anni quarantuno di non avere fatto altro che ricongiungere fili, attaccare pezzi di pelle, fermare sanguinamenti, toccare estremi al vertice perché potessero provare un avvicinamento.

Unire fili sparsi nell’aria e toccare punte delle corde, appendersi al cielo e sollevare dalla terra.

Anche in questi giorni è tutto un tirare fili invisibili, di dialoghi, di persone, di lontananze, per ricondurre ogni cosa davanti ad un’altra.

Persino l’aria dell’autunno che neppure si vede, la devo ricongiungere all’accecante clamore dell’estate, dove tutto era veramente possibile.

Ho fatto una Costellazione familiare, e quell’esperienza è la ricongiunzione di tutti i fili per eccellenza.

Unire i fili del passato con il presente, i vivi con i morti, le parole mai dette con le dichiarazioni, le mani con le mani, i presenti con chi se n’è andato ma ha lasciato il suo filo a penzolare nella vita di qualcun altro.

Così continuo a muovere le braccia stringo le dita per non far scappare il prossimo filo e il corpo conduce meravigliosamente il movimento.

Ecco sono in mezzo a questa pioggia di fili nell’aria.

Domani inizia la scuola e inizia tutto.

Inizia quella strada che si chiama anno e altri fili saranno ricongiunti.