ATTO 4
E’ accaduto l’Inimmaginabile.
La vita mi ha alzato un’onda gigantesca e la scrittura non può che registrarla e starla a guardare.
E’ scoppiato l’universo!
E’ nata una nuova galassia!
Sono madre di un bambino di dieci anni il cui papà vive in Spagna, si sentono spesso e hanno una forte relazione. Viaggia durante le vacanze e trascorre lunghi periodi da lui, che ha una nuova compagna e un’altra figlioletta.
Il padre di mio figlio desidera che il bimbo vada a vivere in Spagna. Cosa che anche lui a volte, dice di desiderare. Questo tira e molla continua da molto tempo, ora è accaduto qualcosa che non immaginavo possibile.
Il padre ha detto che ci ha pensato e crede che forse sia presto, le medie le frequenterà qui in Italia continuando la sua vita come sempre e dopo andrà da lui per un paio di anni.
L’universo è scoppiato sulla mia testa dentro le mani le ossa il cuore i capelli lo stomaco e i piedi.
Tutto ciò è miracoloso perché arriva da lui, una sua volontà.
Ma sono io, io che ho spostato l’ago della bussola, aprendomi a nuove gesta di amore.
Ho lanciato nella volta celeste una preghiera continua e gocciolante che deve aver spostato il corpo delle nuvole.In mezzo a chilometri cubi di vaffanculo è ovvio.
Mi sento come alla fine di una guerra, mi sento come il 25 aprile.
La vita allarga le sue mani per venirmi a toccare,come se crollasse un muro a vetri tra me e le cose, come se io potessi entrare finalmente nella terra che stavo lì a guardare.
Ma non è accaduto tutto dal nulla, io muovo da anni i fili di una conciliazione.
E nemmeno questa vicenda nasceva dal nulla. ma da una genealogia fatta di figli contesi, di donne sole, di coppie martoriate dagli eventi,di statue che galleggiano, di arrendevole energia erosa da uno schema di limitazione incastrato nelle cellule.
Via, ora è tutto volato via, foglie nere verdi gialle bianche.
Lassù ci sono zii nonni parenti trisavoli che banchettano sdraiati sui tavoli in mezzo ai prati accecanti!
Mi accorgo che sintonizzando la radio sul canale di acciderba possibilità la vita mi da’ ogni segnale di cui ho bisogno.
Si può avere un miracolo, niente di più niente di meno? Ok grazie.
Il miracolo è arrivato e ora apriamo le danze e facciamo la ruota con le gonne, facciamo che vivere finalmente si fa trovando senza cercare. E ciò che trovo è quello che cerco. Punto.
Ora questo è il mio atto, ora la scrittura è solo un’ombra e così deve essere, che raccoglie e spalanca la sontuosa vita senza averne paura. Affanculissima paura.
evviva. evviva. evviva.