ATTO 85
L’aria le prende le mani mentre cammina, ha una gonna con le calze pesanti, vorrebbe essersi dimenticata tutto, ondeggia in continuazione, ama sconsideratamente gli alberi, è convinta di non conoscere più la vergogna, ulula a boccate tiepide, ha un viso leggibile, sbatte porte, si mette i fiori nelle tasche, succhia le corolle e le digerisce, guarda spesso in alto, onora il colore delle nuvole, si veste troppo leggera e poi ha freddo, si accorge delle forstizie, e’piena di rifugi ventosi, cade spesso, fa il suo lavoro d’incantatrice spesso e con chiunque, non vuole aspettarsi niente, le piace da morire il verde chiaro, la luce del calar del sole, vorrebbe fuggire ai rapimenti ma è inutile, si guarda spesso le zampe, sta sveglia con gli occhi aperti, asciuga le ossa, osserva la luna a lungo, ricomincia ad amare la notte.