ATTO 75

Cara estate a me non me ne frega niente se qualcuno mi vede piangere ma io sono una bambina e ti voglio molto bene. Io ti aspetto sempre. Tu sei tanto bella e io ti amo, ti amo tanto. E volevo essere bella come te grande come te e nuova come te e accesa come te. E mi hai dato come sempre un sacco di sogni che non saprò realizzare. Non fa niente, e grazie lo stesso. E scusami per essere sempre cosi ridicola cosi romantica ma io mi perdo pensando a tutte e a ognuna di queste cose, adesso che te vai.
Alle cicale, alla stradina in salita, ai pomodori, all’acqua turchese, ai giretti in paese, alla luce della mattina, al mare mosso, alla credenza di legno, alle pietre bianche, alle musiche che chiudi gli occhi, alle pesche cogli amaretti, ai finestrini degli aerei, alle collane grosse, alle pile di libri da leggere, alle spiagge dietro le curve, alle sedie in fondo nei battelli, ai vestiti leggeri, ai frullati di albicocche, allo tzatziki che lui ama tanto, ai sandali di cuoio scuro, ai piatti di melanzane, ai piedi nudi, al colore delle piscine, ai pomeriggi larghissimi, ai fiori di zucca fritti, alle valige pesantissime, ai discorsi in macchina dei viaggi lunghi, alla sabbia in fondo alle borse, ai pensieri ricorrenti, all’odore dolciastro delle creme solari, ai cuscini scomodi delle stanze pulite, alle panchine della National Gallery, alle magliette stinte, agli urli per le stelle cadenti, allo smalto rosso, alle fette d’anguria giganti, al profumo del vento greco, al chissà, alle foto con le facce vicine, ai volanti bollenti, agli alberi di limoni, alle torte di pesche, alle passeggiate verso sera, al basilico, alle bouganville sui muri bianchi, alle bancarelle, alle lucine, ai giri in macchina a cercare animali, ai legni belli, alle marmellate di prugne, alle finestre aperte, ai sassi lisci, alle notti quelle speziate, alle notti sulle colline, alle notti impossibili, ai film che ti fai di notte, alla Via Lattea, alle notti lente, alle notti che non vuoi dormire, alle notti spesse, alle notti che vorresti, alle finestre aperte, al profumo dei temporali. Mi mancherai tanto. A giugno prometto di raccontarti tante cose. O magari non ti racconto niente. Tua, Claudia