ATTO 78

Lamentarsi è diventato piuttosto noioso
e dietro i finestrini gli occhi guardano l’autunno anche se
l’estate dopotutto è finita ieri
e Milano si è fatta più bella decisamente,
e qualcuna di loro è stata una ragazza rock
ora solo una donna attenta a scovare qualcosa per cui incazzarsi
che di roba da incazzarsi ce n’è parecchia decisamente,
e i figli sono diventati grandi
(e per fortuna non ci sono più le cene di Halloween e le feste di compleanno)
sarebbe così facile ora dire cosa piace e come piace
adesso che lo sanno così bene,
che la matita nera che va bene per gli occhi alla fine è quella, perché cambiarla,
e si riconosce l’odore delle ore dentro i giorni
dal numero dei vestiti mai messi nell’armadio
e una canzone di Dalla fa piangere sempre e comunque mentre si arriva in macchina,
e le piccole abitudini in cui non avrebbero mai creduto di nascondersi
che poi alla fine andare a mangiarsi una pizza rimane la cosa più semplice da organizzare,
e se dovesse perdere il lavoro è la volta buona che qualcuna parte e se ne va
perché mica è detto che arriva più un’altra occasione,
eh si le occasioni,
tanto vale andare ogni tanto a teatro
che esci con lo stomaco a pezzi- il cuore a pezzettini ma morbidi,
e trovare cose belle da fare assiduamente e senza freni,
la cosa vera è che esiste un uomo a cui vogliono un bene possibile senza affanni
e le spiccate inclinazioni si vanno a danzare dopo cena
e di cose che vanno storte ce n’è sempre una
che pure prendere un gatto è stata una maledizione,
la bellezza fatale delle vecchie amiche il loro parlare del mare
che c’è di mezzo
tra il restare e disertare.