ATTO 16

Devo essere diventata una specie di donna saggia.
Passo giornate solo mandando comunicazioni di servizio e riesco pure a non farne un dramma qualche volta, vivo in una casa che non mi piace eppure ci vivo, la maggior parte dei miei cassetti sono in ordine, ho fatto persino una scatola per le collane e preparo a mio figlio merende con la frutta fresca.
Sempre autorevole quando i genitori mi parlano a scuola, e coi bambini a volte oso inventarmi dei lavori improvvisati di disegno che vengono pure benissimo. Accendo la musica così si rilassano e io approfitto per riordinare le cose sapendo che tanto non mi andrà mai bene, e mi porto pure pazienza.
Fingo di non vedere gli alberelli fioriti rosa chiaro accanto a quelli violacei meravigliosi, in realtà li vedo assai bene e dico: anche stavolta non li avrò fotografati.
Mi muovo dentro una nave lenta pacatamente serena, chiazzata di prolifici colori a scomparsa e osservo la caotica creatura minerale che ero, muoversi nel silenzio dorato di una normalità pachiderma.