ATTO 21
Devo avere le pupille a forma di U. I neuroni inzuppati di verde e la testa che dondola per scovare particolari da destra a sinistra e da sinistra a destra. Ho scoperto una toscana a settanta chilometri da Milano,un mondo di campagna che mi piace un sacco.
Per una settimana ci siamo persi nelle stradine a scovare i casali più belli con la mia fantasmagorica tendenza a sognare in grande, abbiamo comprato un castello di quaranta stanze e ristrutturato una decina di ruderi. Il frutteto non poteva mancare assolutamente.
Esiste davvero una realtà parallela fatta di vecchi mulini, tavolini sulla piazza del paese, prugne che cascano sui sentieri, daini e cerbiatti che sbucano dai boschi, così tanti che abbiamo perso il conto.
E’ scattato un movimento cosmico e le colline cospirano sui cartelli degli Affittasi.
Ho rivisto un’amica che non vedevo da dieci anni, ho incontrato una collega a un ristorante perso in una valle, abbiamo ricevuto inviti a cena e stretto una montagna di conoscenze improbabili. Insomma le colline chiamano ma è l’estate che porta via o i miei piedi che non sono mai abbastanza stabili?