Decennio

Camminando nel fondo del mio passo marino
si schiacciarono le nuvole,
l’acqua si fece stagna, il sonno pesante
tra i secoli e le arance.
Crescevano le dita anche sotto il senso
freddo del sale,
amaro fumo germogliato dentro le rocce.
Adesso
alberi sparpagliano la polvere,
un petalo respira
sotto il muscolo del canto,
e il giglio delle ore
si riscalda,
profumo
dalla mano liberata.