Molte e molte ere fa, dopo aver roteato come sempre in mezzo alle galassie, una mattina la Terra si fermò .
Abbassò gli occhi luminescenti e… la vide.
Vide la sua enorme pancia.
La guardò bene, per la prima volta.
“Come è enorme…” pensò la Terra.
In realtà quella pancia la Terra l’aveva sempre avuta, ma le sembrò di accorgersene solo ora.
Per un attimo fu invasa da una strana paura.
Provò a muoversi, ma le parve d’essere pesantissima, respirò più profondamente ma sentì che qualcosa la opprimeva.
“Che pancia enorme …!” disse la Terra.
“Ma che scoperta… – disse una giovane stella sua vicina – hai sempre avuto quella grande pancia da che sei nata- cosa ci sarebbe ora di tanto strano ?
La Terra fu un po’ delusa da queste parole della stella e si sentì ancora più sconfortata.
Provò dunque a interpellare la cometa ma anche lei non diede alcun segno di stupore.
La Terra, per un momento, riguardò la sua enorme pancia e si rese conto che a nessuno era mai sembrata qualcosa di strano, tranne che a lei.
“Come è possibile – si chiese – non me ne ero mai accorta- o forse semplicemente non ci avevo mai pensato”
“Già forse è proprio questo il punto- intervenne la giovane stella che continuava a osservarla da lontano- hai sempre danzato meravigliosamente in mezzo a tutte le costellazioni, volteggiando come una regina d’argento… – però lo facevi senza pensare”.
“Già, forse…” disse la Terra ed era sempre più spaventata.
La povera Terra passò dei giorni molto difficili.
Ogni tanto guardava il blu sconfinato che l’avvolgeva e le strisce azzurre che tante volte, nei momenti felici, aveva considerato le sue lenzuola.
Però ora, con quella pancia che le pareva ingrossarsi sempre più, non aveva più voglia di danzare.
Si sentiva così pesante…
“Perché non vieni più a trovarci?” Le domandavano le tante amiche galassie “dobbiamo raccontarti i nostri viaggi lontanissimi…” e poi sparendo nel buio come tante pepite d’oro, la salutavano dicendo: ”Proprio tu… la più sublime danzatrice dello spazio”.
E la Terra si intristiva sempre di più.
Ma una mattina, dopo tanti giorni di paura, alla Terra venne un’idea.
“Andrò dai fratelli Pianeti” si disse.
Allora cercò di ricordare le aeree dimore dove i suoi fratelli vivevano.
La Terra era stata tante volte in loro compagnia quando era più giovane, ma da molto tempo non li vedeva più.
Sapeva che erano diventati dei grandi saggi.
Ognuno di loro aveva scelto un’orbita particolare dello spazio e lì vi si era stabilito, fondando delle scuole di grande saggezza molto rispettate da tutti.
“Ti stavamo aspettando” – le disse il fratello Saturno -scendendo da una lunga scala avvolta in un canale di luce – “sapevamo che saresti arrivata”.
La Terra fu molto stupita nel sentire queste parole.
In maniera molto goffa la Terra entrò nella spaziosa stanza dove vide tutti, ma proprio tutti i suoi fratelli Pianeti che si erano riuniti per l’occasione.
“Siamo felici di vederti!” le dissero quasi in coro.
“Ma io veramente sono venuta per un problema che non so come risolvere…facevo splendide danze nello spazio stellato…” cominciò a raccontare la Terra.
“Noi sappiamo già tutto…” la interruppe il sorridente Giove.
“Anche tu adesso sei diventata una grande saggia, cara Terra, perché come noi hai scoperto qualcosa di così prezioso da poterlo insegnare a tutti. Qualcosa di cui tu sola sarai la maestra.”
No, la Terra continuava proprio a non capire…
“Se un giorno tu non ti fossi resa conto della tua pancia avresti continuato a roteare stupidamente fra i corpi celesti, senza fare di questa tua caratteristica unica una virtù per l’intero universo”.
Allora chiese piena di stupore: ”che cosa io dovrei insegnare?”
E in coro i fratelli Pianeti le risposero:”La leggerezza!”
La Terra aveva capito.
E da quel giorno ritornò ad essere LA DANZATRICE.