C’era una volta una mattina molto cupa. L’aria si fece spessa e densissima , perchè quella mattina il Sole non era nato.
Proprio così, quel giorno il Sole non era uscito dall’orizzonte con la sua rossa pancia luminosa, aprendosi nel cielo come ogni giorno faceva da molti e molti millenni.
Tutti gli occhi di ogni creatura che abitava la Terra si aprirono e rimasero fissi e larghi a guardare il grande buio della notte che non finiva.
Il Sole non voleva proprio nascere quel giorno. In realtà era piuttosto arrabbiato dalle cose che aveva visto succedere nella Terra rotonda che ogni giorno avvolgeva coi suoi raggi caldissimi.
Ogni giorno gli uomini facevano accadere cose molto brutte e il Sole non riusciva proprio a capire la loro ignoranza; così aveva deciso di spostarsi in un altro spazio e la Terra quella mattina aveva cominciato a raffreddarsi lentamente.
Gli alberi chiusero le loro foglie , e i pesci nei fondali marini smisero di guizzare .
Dalle alte montagne scese un silenzio che mai sulla terra si era potuto ascoltare a quelle ore della mattina, e le teste di tutti gli uomini si alzarono all’insù ad aspettare il Sole , e gli occhi di qualcuno cominciarono a piangere.
Il buio non scompariva dalle città, dai prati e dalle colline e l’aria diveniva piano piano irrespirabile.
C’erano dei campi , in molti luoghi della Terra , coperti di fiori molto grossi . Erano dei fiori un po’ tristi , sebbene coprissero delle distese larghe e chilometriche , nessuno li aveva mai considerati veramente .
Non avevano un nome e loro stessi non sapevano quale fosse la loro vera natura di fiore.
Così quella misteriosa mattina in cui il Sole non era nato, nei campi abitati da questi fiori senza nome cominciò a serpeggiare una febbrile energia .
Proprio nel momento in cui ogni creatura stava cominciando a percepire il freddo penetrare nelle proprie fibre profonde , questi fiori sentirono che era arrivata per loro una grande occasione.
Unirono le loro forze fino allora disordinate, e con grande e risoluta fermezza chiamarono il Mondo, che uscì dalla sua casa di silenzio, chiamato da quelle voci entusiaste.
Tra di loro, il fiore più grande chiese al Mondo di aiutarli a compiere la loro grande metamorfosi.
“Tramuteremo i nostri corpi fioriti nella grande forma del Sole che questa mattina non è nato. Allargheremo i nostri petali fino a farli somigliare ai suoi spessi raggi. Il nostro colore dorato spiccherà giallo sopra tutti i colori e il nostro corpo sarà pieno di semi oleosi in ricordo di tutti i semi che il Sole ha fatto sbocciare in ogni tempo.
Da lontano il Sole vedrà irradiarsi la luce e tornerà a nascere sulla Terra.
Saremo alti, potenti e fortissimi e ogni fiore prima di noi, dovrà rispettarci e onorarci , con regalità e amore”.
Il Mondo fece colare sui corpi di questi fiori senza nome il colore giallo più bello che si fosse mai visto . Fece ciò che i fiori gli avevano chiesto, felice che fossero stati loro a trovare per se stessi la soluzione.
Litri e litri e litri di giallo dorato colarono sui fiori e sui campi chilometrici di tutta la Terra.
Un magico fermento animava questi campi mentre intorno a loro tutto il resto sprofondava nella notte più nera.
Una trasmutazione magnifica fece alzare questi fiori sui loro steli che divennero forti come il legno degli alberi , e intorno alla loro testa circolare il giallo si condensò in petali raggianti e lentamente dai campi dorati cominciò a salire una luce confortante.
Da lontano la Terra prese a brillare nello spazio sconfinato e a emanare un tiepido calore.
E il Sole cominciò a intravedere la Terra da lontano e gli prese una forte nostalgia.
Si rese conto che qualcosa luccicava al suo interno, e lo stava chiamando a tornare da lei.
La nostalgia del Sole si fece intensa e lui pensò che dopotutto, nessuna creatura era veramente colpevole.
Rimase molto tempo a guardare la Terra con la sua luce nuova e gli parve immensamente bella.
Così, poco tempo dopo, si avvicinò, deciso a tornare , e a scoprire il mistero di quella luce potente che non proveniva più da lui.
E la mattina dopo, in mezzo all’aria e alle nuvole purificate, il Sole tornò a nascere sulla Terra con un ingresso trionfale.
Il cielo si dipinse di colori magnifici e tutte le creature cominciarono a cantare pazze di gioia.
Il Sole mentre saliva velocemente nell’orizzonte terrestre vide dall’alto dei campi dorati pieni di punti gialli .
La sua curiosità diveniva sempre più incontenibile.
Allora scese a conoscere la loro storia.
E quando il Sole piangendo commosso ebbe ascoltato la loro storia, disse a tutti i fiori che lo ascoltavano pieni di devozione: “Il vostro nome sarà GIRASOLE”.
E per sempre vissero felici e contenti.