ATTO 91

Veli d’estate spengono la luna. Il suo petto è forte nella stanza vuota. Io e te, io e lui, io e nessuno, qualcuno e me, i baci, le nuvole d’aria nelle bocche, il fuoco di frutta dalle mani. Dolore aleggia intorno come danzante intorno ai corpi, e il pianto ha fatto tutta l’acqua. Acqua passata, acqua putrida, acqua santa, acqua fresca, rumore d’acqua, acqua giovane. Il fiume invisibile che scorre sotto il mio letto. Io sola vedo la mia ombra lì dentro morire nei sogni, svuotarsi dai mobili, srotolare i pavimenti, scendere giù e finire nel mare. I corpi sono tornati con l’acqua, alla terra. I sogni hanno percorso i campanili e ora scendono al caldo delle ombre. Le città che dormono si sono sciolte al sole, rincasano al silenzio. Tutti siamo scesi abbracciati ai fiumi di noi. I sorrisi di chi ha visto guardano in alto la notte che rimane.