ATTO  121

Un’anima da scintille che incontra un’altra con cui accendere il fuoco, e il fuoco si tramuta in vento e il vento li trasporta sui picchi e scende  in acqua e l’acqua in calda corrente che gli solleva i piedi e li inonda di schiuma e allora sono pronti per danzare e poi fategli sedere intorno i vivi e i morti e  fategli fiorire un albero dalle dita e dategli parole che contengano segreti e musiche che contengano arcani e poi fate che loro siano l’albero con le gemme gonfie che esplodono in fiori e poi l’albero immenso fateglielo guardare, fateglielo mangiare, fateglielo annusare. Fateli nuotare in quella narcosi imperscrutabile che le stelle soffiano agli amanti, il rarissimo mistero della sfolgorante unione. Fateli stringere, dormire, creare, nuotare, avviluppare, fateli sciogliere, cantare, disperdere. Fateli bagnare nelle parole grondanti di un canto sacro, non importa quale nè che voglia dire.  Fategli nascere una pelle sola intorno al cuore di entrambi, un nido in cui farli addormentare.  E metteteci gli sguardi nati dentro le mani , sguardi di occhi che vedono. E infilateci i respiri dentro i battiti,  pulsazioni di cuori che comprendono .

E ora, qualcuno gli spieghi cosa ne devono fare di questo amore.